I'm on watch here, so close your eyes and get some rest

questa fic è  stata scritta per il COWT 2020, settimana 4, missione 4, traccia "I'm on watch here, so close your eyes and get some rest"

 

Interpretazione del prompt:

letteralmente detto da un personaggio a un certo punto.
Valido perché i protagonisti sono dei gemelli che sono stati abbandonati dei genitori e vivono di espedienti, potendo contare su loro stessi.  Altra cosa triste, si danno il cambio nel dormire in modo che uno dei due sia sempre vigile in caso di problemi. Hanno anche problemi a dormire separati in canon.

fandom: paradox live

parole: 680

rating: safe

warning: nessuno

 

Nayuta era preoccupato.

Il tempo stava peggiorando in fretta, e la tosse di Kanata non faceva che aumentare di conseguenza. Ma non avevano soldi neanche per un net cafè.

I loro vestiti non bastavano a proteggerli dal freddo della notte.

Se si fosse messo a piovere, la loro casetta di cartone sarebbe diventata melma.

 

“Resta qui Kanata, io... torno subito”
 

La mano di Kanata era fin troppo calda quando strinse la sua.

 

“Non andare... non lasciarmi solo.. non tu”

 

Solo la febbre faceva diventare Kanata così onesto... non era un buon segno.

 

“Non ti lascerei mai Kanata... te lo prometto, torno subito”

 

Kanata lo lasciò andare con riluttanza. I suoi occhi erano lucidi.

 

“Okay... ti aspetto qui...”

 

 

Nayuta se ne andò con passo sicuro, fingendo di sapere dove stava andando, o cosa volesse fare.

 

La verità era che non sapeva neanche lui che cazzo fare.

 

Il suo stomaco gorgogliava.

 

Era il primo ad aver freddo.

 

Avrebbe solo voluto addormentarsi per terra e non svegliarsi più.

Ma chi avrebbe pensato a Kanata se lui non ci fosse stato?

 

Non poteva abbandonarlo.

Non poteva cedere alla disperazione.

 

Erano sempre stati loro due contro tutti, da quando aveva memoria.

Quindi avrebbe trovato una soluzione.

Per Kanata.

 

Era piccolo, e la gente non faceva attenzione a lui.

Entrò in un negozio di abbigliamento, facendo finta di essere interessato alla merce.

Era a Kanata che piacevano i bei vestiti, per Nayuta ogni pezzo di stoffa poteva andare bene.

Fece attenzione ai clienti.

Una ragazzina aveva lo zainetto aperto.
Aveva circa la sua età.

Stava ridendo con le sue amiche mentre si divertivano a provarsi i vestiti.

Era distratta. E fortunata.

 

Grazie le sue dita agili fu un attimo infilare le mani nella tasca già semiaperta.

Le sue mani si strinsero attorno a qualcosa di morbido.

Se lo infilò in tasca senza neanche guardare.

 

Entrò in un altro negozio e si guardò in tasca. Era un portafoglio rosa.

Ci rovistò dentro. C'erano parecchie banconote... sicuramente la ragazzina aveva chiesto soldi ai suoi per fare compere.

 

Poverina, avrebbe dovuto rinunciare allo shopping per questa volta!

 

Nayuta prese i soldi e appoggiò il portafoglio su degli abiti. Sarebbe potuto sembrare che qualcuno avesse perso il portafogli mentre si provava qualche vestito.

 

Continuò il suo giro.

All'inizio aveva provato qualche rimorso a taccheggiare... ma adesso non provava più niente. Era un modo come un altro per trovare un posto dove stare.

 

Senza documenti, non aveva molta alternativa.

Dovette alleggerire un altro paio di persone prima di raccimolare abbastanza soldi per un net cafè e per le medicine di Kanata.

 

Non ci aveva messo più di un'ora. Stava migliorando.

Ma il sole stava tramontando, doveva sbrigarsi.

 

Non voleva che Kanata prendesse più freddo del dovuto.

 

Lo trovò esattamente come l'aveva lasciato.

Per fortuna la febbre non era salita.

 

Non lontano da lì c'era un net cafè dove erano già rimasti a dormire.

Era uno dei pochi che permetteva loro di dividere una singola postazione.

 

 

Diede a Kanata le medicine e gli mise il doppio delle coperte, mentre lui navigava su internet.

Doveva trovare un altro posto dove rimanere a dormire per il giorno dopo.

 

Kanata sembrò riprendersi dopo un po'. La febbre stava scendendo.

 

La sua voce era flebile quando gli chiese “Nayuta... sei ancora sveglio?”

 

 

“Sì, non ho sonno” Nayuta era troppo preoccupato per riuscire a dormire.

 

“Dai, ti do il cambio...”

 

“Sei distrutto. Per stavolta faccio io. Dormirò di giorno, quando starai meglio, ok?”

 

“Io... voglio aiutarti... invece sono solo un peso”

Ormai erano abituati a non dormire mai contemporaneamente, in modo che uno dei due fosse sempre allerta nel caso di pericolo.

 

“Kanata! Non dire così”

 

Nayuta lo abbracciò forte e gli baciò la fronte sudata.

 

“Tu sei la mia roccia, capito? Quindi chiudi gli occhi e riposati... faccio io la guardia”

 

 

“Uhm...” Kanata non sembrava troppo convinto, ma i suoi occhi si stavano già chiudendo.

 

“Okay, Nayuta... ”

 

 

Kanata si addormentò tra le sue braccia, mentre Nayuta gli accarezzava i capelli.

Si sarebbe preso cura di Kanata.

Doveva essere forte per lui.

 

“Ti voglio bene, Kanata...”