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Una ragazzina strana era accovacciata davanti al negozio.
Non appena tornó a casa non potè non raccontare tutta la storia a Jane, la sua conquilina e migliore amica. Lei ormai stava cadendo dalla sedia dal ridere a sentire il suo racconto.
"MA LEI... CI VEDE BENE?! BWAHAHAH"
La risata squaiata di Jane era sempre una soddisfazione.
Samuel la spintonò,o meglio cerco di spintonarla, vista l'evidente differenza di muscoli. il soprannome di Jane non era Amazzone per puro caso.
Aveva piovuto per ore e la libreria -non che il centro - erano completamente vuoti, e lui si stava annoiando a morte.
Non aveva potuto fare a meno di notarla.
Era da quasi venti minuti che tastava il terreno.
A volte alzava la testa, il suo sguardo vagava -e aveva pure incrociato il suo un paio di volte- ma poi ricominciava.
Alla fine si decise ad uscire e chiederle cosa stesse facendo.
"Tutto ok?"
"AH!" La ragazza si girò verso di lui, visibilmente angosciata, quasi sull'orlo delle lacrime. Boccheggiò per un momento, si morse il labbro.
Nel tono più imbarazzato possibile gli chiese "L-lei... ci vede bene?"
Di tutte le cose che la ragazza avrebbe mai potuto chiedere, quella non era una di quelle che si sarebbe aspettato.
Si trattenne molto dal ridere. Il tono assolutamente serio della ragazza - come se dalla qualità della sua vista dipendesse la sorte del mondo – lo mise a dura prova.
"...Sì?"
La ragazza sembrò estremamente felice della notizia - tirò un sospiro di sollievo, ma poi si rabbuiò di nuovo, tormentandosi le mani in un gesto di estremo nervosismo.
"Uhm... ho perso i miei occhiali... e dovrebbero essere più o meno in questa zona ma..." la ragazza deglutì, sbattè le palpebre per ricacciare indietro le lacrime, come se ammettere la situazione le costasse davvero molto, "ma non riesco a trovarli..."
Samuel poteva immaginare che la cosa potesse costituire un serio problema, ma trattenersi dal ridere era sempre più difficile.
Ecco che cosa stava facendo quella ragazza mentre tastava il pavimento bagnato come una matta.
"Non ti preoccupare, ti do una mano... come sono?"
"Sono grandi e neri, con le aste in metallo"
Samuel aguzzò la vista ed in effetti trovare un paio di occhiali neri contro il marciapiede bagnato di sera non era per niente facile.
"Ecco... mi scusi, ma... ho paura che sia finiti in quel buco..."
La ragazza indicò un punto li vicino.
Avevano fatto dei lavori poco tempo fa ma quello non era un buco aperto nel terreno: a ripararlo c'era un cono arancione, infilato con la punta a coprire il buco.
Samuel ci guardò per sicurezza ma no, non era possibile.
"No, no, qua non ci sono"
"aaah meno male... non avevo idea di quanto potesse essere profondo!"
Insieme cercarono un altro po' fino a quando Samuel non notò gli occhiali ripiegati e messi in un angolo vicino all'uscio della porta di una casa di fianco al negozio.
"Oh, eccoli qui!"
Samuel li prese e li porse alla ragazza, che si illuminò di gioia.
"Qualcun'altro li ha trovati e li ha messi al sicuro..."
La ragazza sembrò quasi tentata di infilarseli addosso ma si bloccò, a mezz'aria.
Erano sporchi e bagnati.
Due lacrime le rigarono il volto, stavolta per il solievo, e si voltò verso Samuel.
"Grazie mille, davvero"
E woah, quello si che era un ringraziamento sincero.
"Ma no, figurati... anzi... se vuoi puoi dargli una lavata nel negozio, così li puoi indossare subito”
Samuel le lasciò tutto il tempo necessario nel bagno dello staff.
Quando tornò la ragazza era raggiante.
“Grazie infinite!”
“Ma dai, cosa vuoi che sia...”
Ma la ragazza aveva smesso di parlare e lo fissava.
Dopo un momento di confusione Samuel si ricordò che giustamente la ragazza non l’aveva ancora potuto vedere in faccia prima di allora.
“MA TU SEI... WarwickoftheDark?!”
Woah, quel nome suonava assolutamente ridicolo detto ad alta voce... ma quando aveva creato il profilo non avrebbe immaginato un tale seguito.
“...Sì”
“Oooh mio Dio! Ti seguo da una vita!”
Detto da una quindicenne non voleva dire molto, ma era pur sempre una cosa carina da sentire.
“Grazie! Come ti chiami su instagram? Ti aggiungo!”
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Non appena tornó a casa non potè non raccontare tutta la storia a Jane, la sua conquilina e migliore amica. Lei ormai stava cadendo dalla sedia dal ridere a sentire il suo racconto.
"MA LEI... CI VEDE BENE?! BWAHAHAH"
La risata squaiata di Jane era sempre una soddisfazione.
“Ommioddio Samuel, il tuo lavoro è troppo divertente”
“Concordo... e tu non hai visto la sua faccia quando mi ha detto” Samuel cambiò tono, usando una vocetta squillante “Troverò il modo di sdebitarmi, grazie infinite!”
“ahah, sembra una di quelle cose che dicono le creature magiche al protagonista, e che poi lo mettono ancora più nei guai di quanto già non fosse!”
Come al solito, Jane aveva più ragione di quello che pensava.
–
Thiago si allentò un poco il colletto della giacca.
Era tanto che non indossava abiti da nobile. Non si sentiva pienamente a suo agio... anche se forse era dovuto al fatto di essersi infiltrato nel castello del nemico durante una festa in maschera, dove essere scoperto equivaleva a una condanna a morte.
Cinthia d’altro canto sembrava nata per questo: riusciva a conversare amabilmente con tutti, il lungo vestito verde non le impediva i movimenti e nonostante la maschera molti si giravano a guardarla estasiati... i nobili avranno certamente avuto mille difetti, ma non si poteva criticarli per il pessimo gusto.
Eppure per quanto fosse splendida i abito da sera aderente e con i capelli raccolti che lasciavano scoperto il suo sensualissimo collo, Thiago la preferiva comunque con i capelli rossi sciolti e un po’ scompigliati, i pantaloni rattoppati e gli stivali sporchi di fango. Solo quando erano nella foresta Cinthia riusciva a fare un sorriso sincero, non come quello che sfoggiava ora mentre si fingeva interessata ai discorsi di qualche nobile attempato e viscido.
Era difficile distogliere lo sguardo da lei, eppure Thiago cercò Jotum per tutta la sala, fino a quando la macchia argentea dei suoi capelli non catturò la sua attenzione.
Eccolo, il mago più potente del regno: non sembrava aver messo troppa cura nel suo costume, i suoi capelli lunghi fin quasi alla vita e le sue orecchie appuntite erano ancora in bella vista, anche se in mezzo a tutta la gente in costume erano sicuramente meno vistose del solito.
Thiago sapeva che grazie ai medaglioni nemmeno lui poteva riconoscerli, eppure temeva che quei suoi occhi gialli come quelli di un gatto si soffermassero sulla sua amata Cinthia.
Amata... nemmeno nei suoi pensieri avrebbe dovuto permettersi certe libertà...
Lui era il suo cavaliere, il suo alleato fidato, forse addirittura un amico... ma nulla di più.
Lui la serviva perché doveva ripagare il suo debito, perché era la cosa giusta... anche solo serbare certi sentimenti impuri equivaleva a un tradimento.
Sapeva che i suoi sentimenti erano sbagliati, ma una parte di lui non poteva fare a meno di immaginare Cinthia tra le sue braccia... ma lei non l’avrebbe mai guardato con quel misto di felicità e tristezza... non come guardava Jotum.
Samuel era emozionatissimo, davanti allo schermo del pc, guardando la puntata insieme a Jane. Non poteva fare a meno di lanciarle occhiate durante le scene più importanti, troppo curioso della sua reazione...anche se Jane non sembrava altrettanto entusiasta.
“Nooo... povero Thiago! Ti consolo io amore mio”
Jane sospirò rassegnata, ma senza nascondere il suo disgusto.
“Mamma mia che schifo Samuel, contieniti! Non posso stoppare ogni volta che fai il fanboy! Questo episodio non finisce più”
Jane sospirò rassegnata, ma senza nascondere il suo disgusto.
“Mamma mia che schifo Samuel, contieniti! Non posso stoppare ogni volta che fai il fanboy! Questo episodio non finisce più”
Samuel la spintonò,o meglio cerco di spintonarla, vista l'evidente differenza di muscoli. il soprannome di Jane non era Amazzone per puro caso.
“Ma cosa stai dicendo?! 25 minuti sono troppo pochi!”
“Ok, tu hai già letto il manga, ma io ancora no...”
“E non sai cosa ti perdi! Te lo presto quando vuoi Jane!”
“Eh, adesso vediamo... questi triangoli amorosi non mi convincono... tanto è ovvio che Thiago non ha speranza”“Ma è questa la sofferenza vera!”
“Uhmm.... okay... sai a chi piacerebbe? A Pilar”
Samuel annuì. La ragazza di Jane aveva sempre buongusto,era stato lui ha introdurla al magico mondo del nerdismo puro, come lo chiamava lei, anche per darle una mano a conquistare Jane. Che amico sarebbe statoaltrimenti ti?
“Giusto, devo passarlo anche a lei... sicuramente potrebbe capirmi meglio di te”
“Ti supporto in tante cose Sam... ma io ho bisogno di più scene violente. Quando si menano è il top, ma ‘sta lagna mi fa cadere le braccia... VOGLIO IL SANGUE”
Samuel annuì. La ragazza di Jane aveva sempre buongusto,era stato lui ha introdurla al magico mondo del nerdismo puro, come lo chiamava lei, anche per darle una mano a conquistare Jane. Che amico sarebbe statoaltrimenti ti?
“Giusto, devo passarlo anche a lei... sicuramente potrebbe capirmi meglio di te”
“Ti supporto in tante cose Sam... ma io ho bisogno di più scene violente. Quando si menano è il top, ma ‘sta lagna mi fa cadere le braccia... VOGLIO IL SANGUE”
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Samuel era sorpreso di quanta gente lo avesse fermato in fiera. Da quando si era scoperto che era un ragazzo i suoi follower erano aumentati vertiginosamente... tanto che adesso lo fermavano chiamandolo per nome e durante le esibizioni sentiva un coro di fanboys e fangirls... era un po’ imbarazzante ma anche molto lusinghiero.
Era bello incontrare anche gente nuova che amava le stesse cose... certo, c’era qualche hater ma quello era parte del gioco.
Samuel cercava di essere sempre il più possibile disponibile e gentile con tutti.
Una ragazza vestita da gothic lolita l’aveva fermato chiedendo di fare una foto insieme.
“Sembri davvero Cinthia... stupendo”
Samuel era sempre molto orgoglioso dei suoi costumi, che cuciva rigorosamente da solo. Aveva scelto la protagonista di Ferocious, un manga fantasy che lo aveva stregato dal primo volume, e l’aveva visto raggiungere l’apice della popolarità con l’anime che era attualmente arrivato alla terza stagione. Un vero successo.
Il suo costume era quello di una scena in cui la protagonista Cinthia, si travestiva per andare a indagare nel castello dell’antagonista. Quella scena era famosa proprio perché i due si ritrovavano a ballare insieme.
“Grazie!”
“Ti seguo, quindi so che Ferocious è il tuo manga preferito, ma qual è il tuo personaggio preferito? Cinthia?”
“Beh... Cinthia è il personaggio che sento mi assomigli di più, ma se dovessi scegliere il mio preferito sarebbe senz’altro Thiago!”
“Oooh Thiago... perché non fai un cosplay anche di lui?”“Oh, mi piacerebbe, ma sarei solo la sua versione bianca e senza muscoli! Non gli renderei giustizia, sarebbe un peccato!”
“Ma no dai… tu forse non ti ricordi, anzi, penso che sia difficile dimenticarsi una cosa del genere… io sono quella ragazza che aveva perso gli occhiali davanti alla libreria”
Samuel la guardò meglio. Era completamente diversa rispetto alla prima volta in cui l’aveva incontrata in tuta, di sera e in preda all’ansia, ma era effettivamente lei.
“Hai ragione! Hai anche gli stessi occhiali!”
La ragazza arrossì un poco e gli diede un pacchettino.
“Tieni, questo è per sdebitarmi…”
“Ma no figurati, divertiti alla fiera!”
“Ti prego, accettalo!”
-
Samuel aprì il pacchetto – come da istruzioni - a casa, appena prima di andare a dormire. Era un acchiappa-sogni… più o meno. Il design era simile, chiaramente fatto a mano. Adorabile. Lo appese vicino al letto, e si addormentò dopo una lunga giornata di fiera.
-
Thiago stava studiando i nobili, cercando di individuare il loro alleato segreto, ma una voce lo distolse dalle sue riflessioni.Una voce delicata, come di una fanciulla.
Non riusciva a distinguere le parole, ma avevano una loro musicalità.
L’unica cosa che riusciva a distinguere era il suo stesso nome, ripetuto infinite volte.
“Che cosa?!”
Eppure nessun’altro sembrava sentire quella voce.
Si voltò, cercando di individuare la fonte, fino a quando non notò una figura più bassa in mezzo alla gente. Indossava vestiti di una foggia che non aveva mai visto.
“Tu! Cosa vuoi da me?”
“Thiago Aragona... tu, cavaliere senza macchia, sei stato scelto per ripagare un debito. Tu, compirai la tua missione. Tu sarai l’emissario della mia riconoscenza... tu solo, puoi farcela”
“Tu vaneggi! Che cosa dovrebbe significare?! Cinthia... Cinthia!”
–
NELLO STESSO MOMENTO, IN GIAPPONE, TOKYO
Ayakou stava disegnando la copertina per la rivista del mese sul suo tablet.
Era un po’ che non capitava ma il suo Ferocious era salito ancora nella classifica grazie a questo nuovo arco narrativo incentrato su Thiago.
Ormai non mancava molto alla fine della serie – anche se questo per lei e la sua squadra di assistenti significava almeno altri due anni di lavoro.
Era emozionante... questa era la serie che l’aveva consacrata al mainstream dopo anni di carriera nei Boy’s Love (che amava tutt’ora, ovviamente non rinnegava le sue radici, ma aveva sentito la necessità di ampliare i suoi orizzonti).
Lei amava lo shojo vecchio stile, quello che non aveva nulla da invidiare agli shonen più crudi.
Il soggetto della copertina era un Thiago in posa plastica, i capelli ricci e bianchi facevano un bel contrasto con la sua pelle scura, le sue cicatrici che brillavano insieme alla sua spada... erano effetti difficili da rendere in bianco e nero, per cui doveva assolutamente approfittare delle pagine a colori o le copertine.
Ormai aveva finito, voleva giusto accentuare qualche riflesso...
Con particolare attenzione mise un punto di luce sugli occhi grandi e verdi di Thiago.
“Ok, finito!”
Aya sospirò, stiracchiandosi. Era sempre una soddisfazione finire una copertina.
Ci aveva messo due giorni a disegnare solo quella, ma ne era valsa la pena.
Si stropicciò gli occhi un po’ arrossati dopo tante ore a fissare il tablet ma quando gli riaprì rimase come paralizzata.
Il tablet era completamente bianco.
Il suo cuore mancò un battito.
Aveva salvato, giusto?
Ma il tablet non sembrava avere niente che non andasse, semplicemente il foglio su cui aveva lavorato per ore era completamente bianco, come se non avesse ancora iniziato a fare niente.
Pensando di aver aggiunto un nuovo foglio per sbaglio, controllò bene ma tutti i livelli erano spariti.
Non solo quelli del colore, ma anche il disegno di base non c’era più.
Ricontrollò per bene – almeno quello doveva pur esserci, aveva fatto una copia di back up il giorno prima... ma no.
“Ho appena cancellato due giorni di lavoro?!”
“Maestra Yokawa!”
Il tono d’allarme della sua assistente Himawari la preoccupò ancora di più.
“Himawari?”“è successa una cosa terribile, non so come sia possibile, ma 25 tavole sono sparite!”
“Cosa? Cosa significata sparite?”
“Ogni copia è stata eliminata... come se non avessimo fatto nulla!”
“Mi stai dicendo che due settimane e mezzo di lavoro sono state cancellate da qualunque dispositivo?!”
Ayakou si alzò tremando dalla sedia e controllò di persona su ogni tablet.
A Murata, il nuovo assistente, tremò la voce quando le disse.
“Mi dispiace maestra,... però 7 tavole finite si sono salvate e quelle ancora da finire sono intatte!”
Ayako guardò bene le tavole sopravvissute: il flashback di Cinthia bambina nella foresta dove incontrava Jotum per la prima volta... grazie al cielo la foresta era intatta. Murata aveva curato interamente quegli sfondi.
Ma tutte le scene di Thiago erano sparite, il primo incontro...
Ayako chiuse gli occhi per un attimo, respirando a fondo.
Non poteva cedere alla disperazione di fronte ai suoi assistenti.
“Abbiamo metà del tempo per ridisegnare tutto... dobbiamo farcela!”
–
Samuel si sveglio riposato, anche se un po’ accaldato.
Era steso di fianco e un braccio possente lo teneva bloccato.
Ma lui era andato a letto da solo.
Si mise in piedi talmente in fretta che gli girò la testa e il movimento improvviso fece sobbalzare il letto tanto da far cadere anche l’altro occupante.
Samuel non poteva credere hai sui occhi.
Belle ambrata decorata da tatuaggi di un’impossibile color bianco azzurrato, capelli bianchi e ricci,occhi grandi e verdi…
“Thiago?!”
Ma non era possibile… quello doveva per forza essere un altro cosplayer.
“Vattene subito fuori da cosa mia!”
“Dove sono… cos’è successo?” Thiago sembrava ancora più confuso di lui.
La sua voce… era molto strana.
Samuel l’aveva già sentita, anche se non riusciva esattamente a collocarla.
Aveva un leggero accento… giapponese?
-
Ad Ayako era mancata quella tensione... la paura di sbagliare un colpo di pennino e rovinare tutto, il timore di fare un abbinamento sbagliato di colori... era tanto che non disegnava completamente in tradizionale.
Aveva optato per una posa completamente diversa – il pensiero di dover fare esattamente la stessa immagine di prima le faceva venire uno strano tic all’occhio.
“Ok, finit-”
Non ebbe il tempo di pensarlo che il disegno scomparve davanti ai suoi occhi.
Il foglio era immacolato.
Ayakou tastò la superficie, ma non sentiva neanche i solchi dove la punta del pennino era passata a graffiare la superficie.
Davvero il foglio non sembrava essere stato ancora toccato.
Ayakou face uno strano, inquietante suono gutturale che fece girare tutti e due i suoi assisenti.
Ayakou si alzò, bevette una bottiglietta di acqua per intero.
Stava impazzendo.
Questa era l’unica conclusione a cui riusciva ad arrivare.
Un conto erano i dati che si cancellavano a causa di un malfunzionamento, ma questo era qualcosa di completamente diverso.
Ultimamente stava davvero dormendo poco, e a volte si dimenticava persino di mangiare... forse era per quello che la sua mente le giocava brutti scherzi.
Ayakou rise per un lungo momento, i suoi assistenti si girarono a guardarla preoccupati.
“Sì è cancellato ancora...io dormo”
Ayakou non aggiunse altro, semplicemente si appoggiò sul divano, si tirò su la coperta fin sopra la testa e senza dire altro si addomermentò di colpo.
–
“Oh mio Dio… sei veramente Thiago”Non era semplicemente un cosplayer.
Aveva provato a tirargli via i capelli ma non era una parrucca.
E i suoi tatuaggi si illuminavano davvero… come una lucciola.
Il suo personaggio preferito era davvero davanti a lui in carne ed ossa.
“Ho letto abbastanza manga da sapere che questa cosa non può funzionare! Non voglio affezionarmi a te per poi starci male! TI RIMANDO INDIETRO!”
“Dov’è Cinthia!? Fatemi tornare da lei, vi prego”
Era stata dura spiegare a Thiago tutto, ma in qualche modo ce l’aveva fatta.
Era surreale per entrambi, ma tutt’e due l’avevano accettato con serenità.
Thiago propose, “Dai, allora andiamo dalla Creatrice! Forse grazie a lei potremmo scoprire un modo per farmi tornare a casa!”“Un’ottima idea, ma è impossibile”“Impossibile? Ho appena scoperto di essere un personaggio in una storia che è stato catapultato in un’altra dimensione ma andare a trovare un altra persona in questa realtà, è impossibile?”
“Lo so, detto così suona strano ma ti assicuro che sì, è impossibile. Non ho abbastanza soldi”“Uh?”“Te lo spiego meglio. Lei abita in Giappone. Quindi sono due biglietti per il Giappone da prendere un giorno per l’altro... e già qui potrei fermarmi, ma continuiamo. Tu non hai documenti, sei un clandestino, e non ho idea di quanto tempo ci voglia per poter sistemare la cosa. E anche a prenderne di falsi – cosa che non ho idea di come si faccia, di solito nei film è un montaggio velocissimo – senza dubbio costa un fior di soldi. E poi, ok un paio di giorni di permesso, ma non posso andarmene e mollare il lavoro per chissà quanto. Quindi no, non è un’opzione. Bisogna pensare ad altro”.
“Non ho capito la metà delle cose che hai detto... cos’è il Giappone?”Samuel fece un lungo sospiro, accarezzandosi le tempie.
“In breve: un paese molto lontano, molto costoso, e molto bello… dobbiamo trovare un’opzione alternativa”
Samuel si schiaffeggiò la faccia, cercando di concentrarsi “Ok, abbiamo poco tempo, andare dalla tua autrice non è una via praticabile… ma come a tutto c’è una soluzione logica. Analizziamo la situazione. Raccontami tutto quello che ti ricordi dei tuoi ultimi momenti nel tuo mondo. Hai visto o sentito qualcosa di strano?”“Uhm… ero nel castello di Jotum, nella sala da ballo. C’era un sacco di gente in costume, ovviamente. Cinthia era a qualche metro davanti a me. All’improvviso ho sentito una voce, ma forse era solo nella mia testa, perché nessun’altro sembrava notarla. Poi ho notato una ragazza strana. Le sue vesti erano di una fattura sconosciuta. Aveva i capelli neri, non indossava una maschera ed era molto bassa”Samuel si illuminò a quelle parole, cercò ‘gothic lolita’ sul telefono e lo mostrò a Thiago.
“Una cosa del genere?!”
“Uhm..Sì”
“Allora è stata lei! Ok, grazie Thiago!”“Cosa vuoi fare?”“Potremmo metterci ad analizzare quello scaccia-sogni, o cercare in qualche biblioteca abbandonata, o fare tentativi inutili… oppure posso messaggiare la responsabile di tutto questo casino su Instagram”.
“Instacosa?”
-
Warwickofthedark:Ciao! Grazie per il tuo regalo ma voglio rimandarlo indietro, come si fa?
FrizzyKitty20: Ma è il mio regalo per te...
Warwickofthedark: Posso chiamarti? Anzi, ti do il mio indirizzo, vieni a casa mia.
-
Qualsiasi conversazione era meglio di fronte a una tazza di te.
“Frizzykitty, per favore, riportalo a casa. Questa situazione è un casino”
Thiago si mise in ginocchio di fronte alla ragazzina.“La prego Lady Frizzykitty, devo salvare una persona!”
“Chiamatemi Natascia… comunque c’è un limite a quello che posso fare”
“HAI APPENA TRASPORTATO UN PERSONAGGIO DI FANTASIA NEL MONDO REALE, E MI DICI CHE HAI DEI LIMITI?!”
“HAI APPENA TRASPORTATO UN PERSONAGGIO DI FANTASIA NEL MONDO REALE, E MI DICI CHE HAI DEI LIMITI?!”
Samuel si stava già preoccupando. Aveva già letto fin troppe fanfiction per non sapere dove questo sarebbe andato a parare. Sacrifici di sangue? Scopate?
Thiago in carne ed ossa era ancora più bello di quanto non fosse disegnato. Era molto pericoloso stargli accanto.
“Devi baciarlo”“CHE COSA?! Oh.” Samuel si massaggiò il mento, “ Tutto qua? Pensavo peggio” Thiago arrossì un poco, abbassando lo sguardo, “Non posso accettare, Sir Samuel. Il mio corpo e la mia anima appartengono solo alla mia signora”
Samuel diventò paonazzo. “OVVIAMENTE SE TU NON VUOI NON SI FA, NON CHE IO ABBIA ALCUNA VOGLIA DI BACIARTI, ERA SOLO PER DARTI UNA MANO, NON SONO IO CHE TI HO TRASCINATO QU-”
“O è quello, o è sesso, mi dispiace” disse Frizzykitty, facendo l’occhiolino a Samuel.
Samuel si alzò di scatto e trascinò Natasha nel bagno.
"Dobbiamo parlare, scusa Thiago"
Una volta nel bagno, Natasha si sistemò gli occhiali e chiese, "perché non sei contento Samuel? Io volevo solo sdebitarmi portandoti la tua fantasia sessuale nel nostro mondo ma qualcosa sembra essere andato storto... perché lui non è innamorato di te? Avevo fatto in modo che lo fosse..."
"FANTASIA SESSU... UHM. .. ok , non so bene come funzioni la tua magia, o quello che è ma da qual poco, davvero troppo poco,che ho capito... lui è come me lo immagino io, giusto?
L'idea che ho io di lui?"
"Sì, più o meno..."
"Allora è per quello... adoro i personaggi come lui, bellissimi e con un passato tragico, tutti d'un pezzo, pudici... nella fantasia.
Nella realtà è tutto un altro discorso.. e per quanto a me lui piaccia... lo preferisco con Cinthia... vorrei che lei lo ricambiasse più di ogni cosa.. mi sentirei come se andassi a letto con la fidanzata della mia migliore amica. Imperdonabile.
E se lui potesse amare qualcuno che non fosse Cinthia... mi deluderebbe. Tutti i sacrifici che ha fatto, la sua lealtà... tutto perderebbe di significato.
Vorrei che almeno nella fantasia, esistesse qualcuno di così ammirevole"
"... riassunto: tu non vuoi affondare la tua ship perché sei un fanboy"
"OKAY, se vuoi metterla così sei libera di farlo... non distruggeró ciò in cui credo solo per poter andare a letto con un bel ragazzo!"
Natascia scosse la testa, delusa.
"Fanboy"
Samuel si alzò di scatto e trascinò Natasha nel bagno.
"Dobbiamo parlare, scusa Thiago"
Una volta nel bagno, Natasha si sistemò gli occhiali e chiese, "perché non sei contento Samuel? Io volevo solo sdebitarmi portandoti la tua fantasia sessuale nel nostro mondo ma qualcosa sembra essere andato storto... perché lui non è innamorato di te? Avevo fatto in modo che lo fosse..."
"FANTASIA SESSU... UHM. .. ok , non so bene come funzioni la tua magia, o quello che è ma da qual poco, davvero troppo poco,che ho capito... lui è come me lo immagino io, giusto?
L'idea che ho io di lui?"
"Sì, più o meno..."
"Allora è per quello... adoro i personaggi come lui, bellissimi e con un passato tragico, tutti d'un pezzo, pudici... nella fantasia.
Nella realtà è tutto un altro discorso.. e per quanto a me lui piaccia... lo preferisco con Cinthia... vorrei che lei lo ricambiasse più di ogni cosa.. mi sentirei come se andassi a letto con la fidanzata della mia migliore amica. Imperdonabile.
E se lui potesse amare qualcuno che non fosse Cinthia... mi deluderebbe. Tutti i sacrifici che ha fatto, la sua lealtà... tutto perderebbe di significato.
Vorrei che almeno nella fantasia, esistesse qualcuno di così ammirevole"
"... riassunto: tu non vuoi affondare la tua ship perché sei un fanboy"
"OKAY, se vuoi metterla così sei libera di farlo... non distruggeró ciò in cui credo solo per poter andare a letto con un bel ragazzo!"
Natascia scosse la testa, delusa.
"Fanboy"
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Più che un bacio c’era stato bisogno di un’intensa scena di petting – e Natascia non aveva distolto lo sguardo un solo attimo.
Thiago era rimasto impressionato dall’abilità di Samuel.
Mentre scompariva in un mare di luce, gli sorrise.
“Ho avuto un’ottimo maestro”“Sperando che la usi quest’abilità… e diglielo che le vai dietro da una vita, che cavolo!”Thiago distolse lo sguardo.“… non posso prometterlo. Addio”
–
“Ok, ripeti insieme a me perché quello che hai fatto è sbagliato, Natascia”“Il fatto che sia il tuo personaggio preferito non vuol dire che tu voglia farci sesso. Amare un personaggio e AMARE un personaggio sono due cose diverse”.
“Niente male,anche se io avrei voluto un po’ più di enfasi sul fatto che piegare le leggi dell’universo come carta da origami non sia una mossa intelligente”.
“piegare le leggi dell’universo, anche se con buone intenzioni e per ripagare un enorme debito, è sbagliato”
“NO! NO! Non ripetere a pappagallo quello che ti dico, devi capirlo!
Ugh… apprezzo le buone intenzioni tesoro, è solo che non si può… lui era il primo a voler tornare a casa. Non voglio tenere nessuno prigioniero a casa mia… né nel mio mondo, se per questo.
Io adoro Thiago perché è leale, si impegna sempre tantissimo, ha un suo codice d’onore che rispetta sempre… ed è innamorato di Cinthia, talmente tanto che sopporta vederla amoreggiare con un altro uomo.
Queste sono le qualità che vorrei trovare negli essere umani”
“Anche io… le persone come te sono rare Samuel… avrei voluto coccolarti un’altro po’...”“Grazie, ma no… aspetta, cosa intendevi dire?”–
NELLO STESSO MOMENTO, A TOKYO
Ayako si risvegliò in un futon.
Non ricordava come ci era finita.
Si alzò tutta indolenzita e in cucina trovò Himawari.
“Maestra! Che solievo vederla alzata…”
“In che senso?”“Ha dormito per più di due giorni di fila! La cosa non mi sorprende, ultimamente stava lavorando davvero molto, maestra...”“DUE GIORNI?!” Ayako si risvegliò dal torpore, correndo fino al calendario.
“Siamo indietro! Abbiamo più di metà delle tavole ancora da fare! Come fai a essere così calma, Himawari?!”“Come? Ah, non si preoccupi maestra,sono riapparse. Credo che fossimo tutti molto, molto stanchi...”“Che cosa?! Questo è… fantastico. Ma non è questo il punto… com’è possibile che tutti noi abbiamo avuto la stessa allucinazione?”
“Un mistero maestra, un vero mistero. Ma non possiamo farci niente, se non essere grati che tutto si sia risolto per il meglio…”
–
GRAZIE PER AVER LETTO FEROCIOUS! LA MAESTRA AYAKO E I SUOI ASSISTENTI SI PRENDERANNO UN MESE DI STACCO, MA TORNERANNO ALLA GRANDE TRA DUE MESI!
GRAZIE PER LA VOSTRA COMPRENSIONE
–
Thiago cercò Cinthia in mezzo alla folla… non l’avrebbe mai più lasciata sola.
- Current Mood:
geeky