Set Fire To The Rain
Feb. 20th, 2021 04:26 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Questa storia è stata scritta per il COWT 11, settimana 2, missione 3, prompt pioggia/oscurità
Warning: none
Rating: Safe
Parole: 1657
Era piacevole volare di notte. Le luci di Tokyo avevano un fascino particolare su di lui, probabilmente perché non essendoci cresciuto non vi si era mai veramente abituato.
Ma non era l'atmosfera che l'aveva portato lì.
La luce che stava cercando non era artificiale. Esultò dentro di sè quando notò il fuoco di Endeavor. Stava camminando da solo sul marciapiede. Si calò in una picchiata spettacolare, per poi volteggiare in aria e atterrare con delicatezza davanti a lui.
Hawks si alzò il visore sopra la fronte e sfoggiò un sorriso sfavillante.
"Buonasera, Endeavor! Come va la ronda?"
Endeavor non parve impressionato e continuò per la sua strada, sicuro - o meglio rassegnato - al fatto che l'avrebbe seguito.
"Cosa ci fai qui, ragazzo?"
Hawks ripiegò le ali dietro la schiena e gli si piazzò di fianco - dal lato ferito, ovviamente.
"Oh, solo un giro!"
Endeavor abbassò lo sguardo verso di lui, dubbioso, ma non insistette oltre.
Hawks sperava che avesse capito che non era il caso di indagare, ma la cosa più probabile era che non gli importasse abbastanza.
Ma che c'era di male a sognare un po'?
Questi momenti lo facevano tornare bambino. Quante volte aveva giocato a fare il Sidekick di Endeavor, l'eroe che aveva idealizzato guardando alla tv?
L'eroe che non aveva tempo per interviste inutili - né di leccare il culo a nessuno - forte dei suoi risultati. A cui non interessava piacere alla gente.
Le avventure nella sua mente erano molto più affascinanti che una semplice ronda notturna, ma crescendo aveva imparato ad apprezzarle. Anzi, i momenti in cui non c'era nulla da fare erano i preferiti di Hawks. Sembrava una passeggiata post cena per aiutare la digestione. Mandò una cinquantina di piume in perlustrazione. Sembravano tante piccole ombre nere nella notte.
Certo, probabilmente non avrebbe scelto quel quartiere così isolato, poco illuminato e senza ristoranti - la maggior parte dei lampioni era fulminata e nessuno girava più per le strade. Il fuoco di Endeavor sembrava ancora più brillante al buio, e il suo calore era piacevole. Hawks aveva la tentazione di avvicinarglisi sempre di più, anche a costo di perdere un paio di piume.
Tirò fuori un blocco di post it, scrisse una riga e poi lo legò a una piuma che fece sfrecciare verso un edificio poco lontano. Endeavor lo guardò incuriosito ma non disse nulla.
Sono davvero patetico, eh?
In tutta onestà,fino a poco tempo prima aveva davvero creduto di aver superato la fase fanboy.
Sì, non nascondeva che per anni aveva collezionato i gadget di Endravor e aveva avuto un paio di poster nella sua camera, ma la Commissione gli aveva sconsigliato di fissarsi solo con un singolo hero e di trovare la propria strada da eroe indipendente - che ironia eh?
E sì, aveva tenuto il suo primo carissimo peluche. Era l'oggetto che riteneva più prezioso.
Non avrebbe avuto esitazione se avesse dovuto scegliere un singolo oggetto da salvare se il suo appartamento fosse andato a fuoco.
Eppure quell'adorazione era ritornata prepotente quando l'aveva incontrato di persona sul palco quando era finalmente diventato numero uno. Non era stato capace di resistere da alla tentazione non solo di stuzzicarlo un po' ma di attirare la sua attenzione.
Quella strategia che sembrava averlo ripagato visto che dalla loro prima collaborazione erano rimasti in contatto. Probabilmente sapendo l'imbarazzo che Endeavor provava nel relazionarsi con i fan il suo approccio si era rivelato il migliore. Non era sicuro che Endeavor sapesse quanto fosse stato un'influenza importante nella sua vita.
"Allora, noti qualcosa, Hawks?" Gli chiese Endeavor, rompendo il silenzio. Il suo baritono emetteva delle vibrazioni piacevoli. Riusciva a percepirlo sia con l'udito che con le sue piume.
"Uhmm... no, niente di particolare al momento. In quell'appartamento una coppia sta litigando, ma non sembra niente di grave." rispose Hawks indicando un appartamento alla sua destra. "In quell'altro una stufetta a gas era rimasta accesa, ma l'ho già spenta. Ho lasciato una nota ai proprietari."
Hawks estrasse il blocco di prima dalla tasca della giacca, prima di rimetterlo al suo posto.
"Sei efficiente, devo ammetterlo"
"Oh" Hawks gli fece l'occhiolino. "Sbaglio o quello era un complimento?"
Endeavor sbuffò un po' di vapore dalle narici, come se stesse fumando.
Hawks adorava quando lo faceva.
"Non montarti la testa"
Hawks rise di gusto prima che un altro pensiero lo interrompesse.
"Ahahaha! AH! giusto, dimenticavo. Probabilmente inizierà a piovere tra poco"
"Con i tuoi poteri riesci anche a capire una cosa del genere?"
"Ahaha beh, indirettamente. Volando ho visto delle nuvole nere avvicinarsi. Quindi sì, direi che con il mio Quirk sono in grado di predire anche il tempo!"
Endeavor roteò gli occhi.
"Tsk, che scocciatura"
"Oh? La pioggia è un problema per il tuo Quirk?"
"Pensavo che lo fosse più per te. Non si vedono molti uccelli volare con la pioggia"
"Beh, certo, è meglio quando c'è bel tempo, ma non è che non si riesca"
"Stessa cosa per me. Il vapore toglie visibilità."
Proprio in quel momento iniziarono a cadere le prime gocce d'acqua.
Hawks le sentì sfrigolare a contatto con le fiamme di Endeavor. e man mano che la pioggia si faceva più fitta si creò un leggero vapore attorno al suo corpo.
"Oh! Sauna?"
Endeavor sospirò e esaurì tutte le fiamme che costituivano il suo costume.
.Gli occhi di Hawks si dilatarono leggermente.
"Cosa c'è?"
"La barba di fiamme era fichissima"
"Tsk"
Endeavor lo guardò con sospetto. Forse pensava che lo stesse prendendo in giro.
Beh, in effetti stava nascondendo parte della verità.
Il suo viso seminascosto dalle fiamme era figo e minaccioso, ma il suo viso senza era... fuori scala.
Non solo sembrava più giovane, ma più umano? Hawks stava imparando la differenza tra Endeavor e Enji Todoroki, ed erano i dettagli ciò che lo intrigava di più
Hawks era il primo ad essersi stupito dell'effetto che gli faceva.
La barba corta, l'accenno di baffi, le rughe leggere attorno agli occhi, persino la cicatrice gli donava. Trovava tutto incredibilmente attraente.
. Ma anche se faceva fatica a controllarsi, si rendeva conto che era meglio tenere certi pensieri per sé.
Non aveva avuto ancora la fortuna di vedere la combinazione “costume da eroe e viso pulito” e beh, Hawks si assicurò di memorizzare quell' abbinamento per un momento di intimità futura.
Endeavor era invecchiato fin troppo bene, accidenti.
Si fermò di colpo quando sentì il rumore di un vetro rotto e sussurri di più persone.
Dei ladri?
“C’è qualcosa."
Non era una domanda. Endeavor aveva capito subito dalla sua espressione. Hawks chiuse un momento gli occhi per concentrarsi meglio.
"Quattro ladri. Sono entrati in una casa credendola vuota, ma in realtà ci sono tre persone all'interno, un adulto e due bambini. La famiglia è al terzo piano, mentre i ladri sono al piano terra. Seguimi!"
Hawks prese la rincorsa e si diresse come un fulmine verso una casa poco lontana. Grande, moderna. con un giardino e un terrazzo.
Endeavor lo tampinava. "Io punto ai ladri, pensa tu a proteggere i civili"
Hawks "Sì!"
Hawks atterrò nel terrazzo. Stava decidendo se rompere la vetrata per accedere all'interno ma attraverso il vetro notò una donna in camicia da notte e una mazza da baseball.
Lei si congelò per un momento nel vederlo, poi lo riconobbe, e il solievo era più che ovvio sul suo viso. Fu lei ad aprirgli la porta della terrazza e a farlo entrare.
"Oh grazie a Dio!Hawks! Ho sentito un rumore al piano di sopra e non sapevo cosa fare! Mio marito è via per lavoro"
Da dietro la sua schiena apparvero due bambini tremanti e con il viso rigato di lacrime.
"Non si preoccupatevi, Endeavor è al piano di sotto e se ne sta occupando. Per sicurezza vi porterei all'esterno come precauzione.
"Sì la prego, tenga i miei bambini!"
Hawks prese in braccio il bambino più grande, che gli cinse il collo ancora tremante.
"Tieniti forte ragazzino! Si vola!"
Spiccò nuovamente il volo e trasportò la donna con la figlia più piccola con le sue piume. Planò lontano dalla proprietà, assicurandosi di lasciare spazio di manovra ad Endeavor.
Li mise al riparo dalla pioggia sotto una tettoia.
"State tutti bene? Posso lasciarvi qui mentre controllo la situazione?"
La madre strinse i bambini in braccio.
"Sì, sì ma vi prego, tornate presto!"
"Certo! Vi lascio delle piume nel frattempo!"
Non era particolarmente preoccupato ma non aveva idea di che Quirk potessero avere quei ladri.
Vide un uomo e una donna a terra nel giardino, evidentemente svenuti e con i vestiti strappati e bruciacchiati, ma niente di grave. Il piano terra era completamente fatto di vetrate e poteva vedere che Endeavor stava cercando di combattere a mani nude, evitando di distruggere la proprietà con il suo Quirk.
Hawks lanciò le sue piume catturando i due ladri rimasti e trascinandoli fuori.
"Endeavor!"
Hawks prese due penne primarie e le rese dure come spade per lottare contro un uomo ma prima che potesse attaccarlo una fiammata di Endeavor lo mise al tappeto.
"Ehi!"
L'ultimo uomo abbandonò ogni speranza e si diede alla fuga.Grazie alle sue gambe da cavalletta saltò il muro che attorniava la casa con facilità e si preparava a saltare via attraverso i tetti ma Hawks lo prese a mezz'aria afferrandolo per il torso, insieme fecero un giro della morte.
L’uomo urlava e si agitava cercando di liberarsi.
Hawks rise “Ah, vuoi che ti liberi? Prego!”
Hawks volò in picchiata e lo fece cadere dritto tra le braccia di Endeavor.
“Catturati!”
Endeavor guardò il povero ladro che era svenuto dalla paura di precipitare a terra.
“Non pensi di aver esagerato? Se non l’avessi preso sarebbe potuto morire.”
“Sapevo che l’avresti preso. Questo si chiama lavoro di squadra!”
Endeavor legò i ladri scuotendo la testa.
“Ti fidi un po’ troppo di me, Hawks”
Hawks rise.
“Per me sei il più figo di tutti, Endeavor”